PROSSIMO INCONTRO DI FORMAZIONE

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delle Confraternite

Lunedì 16 gennaio 2017
Confraternita del Senior de lo Milagros
Via della Lungaretta, 22/a

Lunedì 16 gennaio, alle ore 19, avrà luogo alla Confraternita del Senor de los Milagros, a via della Lungaretta, 22/a (Trastevere), il terzo incontro di formazione per confratelli e consorelle. Il programma prevede la catechesi alle 19, la celebrazione della Santa Messa alle 20 e a seguire la cena. Questa volta gusteremo piatti tipici della cucina peruviana!

VIVERE IL VANGELO: Battesimo del Signore

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07.01.2017 – di Don ANTONIO INTERGUGLIELMI – Cappellano Rai – Saxa Rubra (Roma)- Direttore delle Confraternite di Roma.

“Tu sei il mio figlio, sei il mio prediletto” questo Dio ci ha detto il giorno del nostro Battesimo, come ha fatto con Gesù. E ci ha anche donato lo Spirito di suo Figlio, perché la nostra vita fosse immagine della Sua Gloria.
Un disegno meraviglioso. Un impegno di Dio verso di noi. In cambio, solo la fiducia in Lui, confidare nei suoi disegni di Salvezza. Come ci ha ricordato Papa Francesco, dovremmo perciò festeggiare il giornodel nostro Battesimo, segnarci quella data, perché quel giorno siamo stati ricreati per il Cielo.
Abbiamo ricevuto un dono immenso, spesso non usato, anzi dimenticato e trascurato, costretti a vivere una vita “orizzontale”, come un tempo che ci porta verso la fine di tutto.
Questa condanna, questa chiusura del Cielo, è all’origine della nostra infelicità, è il motivo che ci costringe a vivere “dipendenti”, in fondo schiavi, da tutto quello che ci aiuta a “non pensare alla fine”: vacanze, accumulare, affermarsi ad ogni costo, darsi piacere in tutti i modi possibili. Da questo nascono i tradimenti, l’egoismo, la malvagità e le tante malattie mentali.
Ma Dio, in Gesù Cristo, non ha voluto questa “maledizione” per noi.
Che oggi si riapra la Speranza di una vita Celeste.
Chiediamo a Cristo: “Donaci di poter vivere come te, liberi, liberi di amare, liberi di donare la nostra vita senza paure. Di diventare così persone felici di portare a tutti questo annuncio di Verità”.

VIVERE IL VANGELO: Epifania del Signore

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04.01.2017 – di Don ANTONIO INTERGUGLIELMI – Cappellano Rai – Saxa Rubra (Roma) – Direttore delle Confraternite di Roma

Epifania festa della Luce, delle tenebre che lasciano il posto alla Speranza e ci liberano dalla paura!
La paura che nasce da un inganno. Lo stesso inganno che spinge Erode a uccidere degli innocenti, può condizionare la nostra vita, rovinando e distruggendola, togliendoci la Gioia e la Speranza. Qual è questo inganno?
Che Dio non ti ama e che quindi accoglierlo nella tua vita significa essere limitati, proprio come credeva Erode che teme questo bambino appena nato, teme che gli tolga il potere, pensa che sia venuto per spodestarlo…
Questo inganno si può ripetere nella nostra vita: se segui Cristo non sarai felice, sarai limitato, non potrai realizzarti.
E’ la menzogna più grande, la radice della nostra infelicità, che ci porta a seguire le nostre strade, ad allontanarci dal disegno d’amore che Dio aveva preparato per noi.
Sono i Magi a mostraci la strada: seguono una stella, un segno, hanno desiderio di trovare Cristo e non si fanno intimidire da Erode, perché non sono interessati alla sua stima, non cercano il potere che lui gli avrebbe dato, non si lasciano sedurre dalle sue promesse. Promesse false, come tutte le promesse del mondo.
Per questo sono Sapienti, come lo è l’uomo che non si lascia sviare dalle false promesse.
I loro doni più belli, li riservano solo per Cristo.
Difendono la strada che il Cielo gli ha indicato e trovano la Luce, incontrano Cristo!

VIVERE IL VANGELO: IV Domenica d’Avvento

download15.12.2016 – di Don ANTONIO INTERGUGLIELMI – Cappellano Rai – Saxa Rubra (Roma) – Direttore delle Confraternite di Roma

San Giuseppe, lo sposo della Vergine Maria, entra nel combattimento della Fede.
Il suo dubbio non è tanto se Maria sia sincera, se veramente in Lei è accaduto qualcosa di Divino; troppo semplice questo dubbio. Il suo combattimento è un altro.
Giuseppe deve fare i conti con una storia che Lui non vorrebbe, che non si è cercato, che non aveva programmato. Giuseppe si preparava a sposare la ragazza che lui amava, voleva crearsi una famiglia come tutte le altre, con tanti figli, vivere una vita “normale”…ma Dio gli mostra una strada diversa. Meravigliosa, certo, privilegiata, senz’altro..ma non scelta da lui.
E’ questo il vero combattimento di San Giuseppe.
Quante volte la storia ci mette davanti a fatti che non vorremmo, che non ci siamo scelti. Entrare in questi fatti però ci permette di scoprire una storia meravigliosa che Dio ci ha preparato.
Questa è la fede. Per questo San Giuseppe è l’Immagine dell’uomo di Fede.
Il cristiano è un uomo che ha imparato che sol­tanto Dio è veramente la vita, accettare la Sua storia è la felicità e si svuota delle sue idee di felicità, purché Cristo viva in lui. Ma se viviamo la fede ad un livello infantile strumentalizziamo anche la reli­gione per i nostri progetti: e quando non si realizzano, tutto crolla.
Questa obbedienza di Giuseppe alla storia lo porta alla cosa più grande: l’amore agli altri, l’amore a Dio con tutto il cuo­re, con tutta l’anima, con tutte le forze.
San Giuseppe dà fiducia al disegno di Dio e entra nella Storia di Salvezza che Lui gli aveva preparato: accetta questa storia, senza volerla capire a tutti i costi, dona la sua volontà e così scopre di poter Amare.
Da questo donarsi nasce nella sua vita il frutto più prezioso: Cristo Gesù.

COMMENTO AL VANGELO III DOMENICA DI AVVENTO

E se fosse Gesù?

Quante volte ci siamo chiesti se in quell’avvenimento, in quella persona, in quella ingiustizia subita, ci fosse il Signore…

Di don Antonio Interguglielmi Direttore delle Confraternite di Roma

Jesus Heals The Blind Man by Duccio di Buoninsegna (1260-1318)Quante volte ci siamo chiesti se in quell’avvenimento, in quella persona, in quella ingiustizia subita, dietro quello che ci stava accadendo ci fosse il Signore. Giovanni Battista, rinchiuso in prigione, manda i suoi discepoli da Gesù per fargli la stessa domanda: “Signore ma sei veramente tu?” Gesù risponde dicendogli in fondo: “guarda quello che sto facendo, ancora non capisci”? E aggiunge “Beato colui che non trova in me motivo di scandalo”; e già, perché questi miracoli Gesù li compie con i poveri, gli esclusi, gli zoppi i lebbrosi e i sordi. Non va nei palazzi dei potenti, non cena con i ricchi, ma si china e guarisce su coloro di cui nessuno si cura. Perché? Perché non sono sazi, non si sentono “a posto”, ma sono alla ricerca di qualcuno che cambi la loro vita, che li salvi: da questo dipende la possibilità che Cristo agisca nella loro vita. Tu, come fa il cieco, grida a Lui, grida forte…devi fare in modo che il Signore si fermi e ti chieda: “Che vuoi che io faccia per te?” Ma davvero tu chiami Gesù Cristo, vuoi che Lui ti guarisca dalla tristezza, dalla solitudine, dai problemi che ti schiacciano? Tu veramente stai chiamando Gesù Cristo? Oppure gli stai dando solo briciole del tuo “tempo prezioso” perché pensi che la tua felicità dipenda solo dai tuoi successi da i tuoi soldi e piaceri? Questa Avvento è unico, non pensare già al Natale, non perdere la Grazia di oggi. “Grida! Forse oggi sei proprio tu “il cieco di Gerico”; Cristo sta passando; chiamalo!