Nella nostra vita arriva un momento in cui si fanno i conti, si tirano le somme; sempre.
Questo è avvenuto quando andavamo a scuola o all’Università, arrivava il momento della pagella o degli esami: in un momento si chiariva come avevamo saputo trascorrere quel tempo, se avevamo studiato oppure se lo avevamo sprecato in altre cose inutili.
Questo avviene per tutto: per i nostri rapporti affettivi, le amicizie, il lavoro, le scelte importanti. E avverrà anche alla fine della nostra vita.
Si può allungare questo momento, cercare di rinviarlo più possibile…ma come tutte le cose alla fine arriverà. E da come viviamo oggi, dipenderà quel momento decisivo.
Il Vangelo di questa ultima domenica dell’anno liturgico ci ricorda che è il rapporto che abbiamo con gli altri che manifesta la nostra fede: “Signore quando mai ti abbiamo visto affamato…”?.
Tutto è scritto. Niente viene cancellato agli occhi di Dio, anche gli atti d’amore più piccoli fatti per amore a Cristo non rimarranno senza ricompensa: vivere con Sapienza è saper approfittare di questo tempo per ricevere la Sua benedizione. Vivere con egoismo, preoccupati solo di noi stessi, insensibili agli altri significa invece accumulare per il nulla, destinati ad una vita in fondo inutile. Già oggi.
Così anche alla fine di quest’anno liturgico possiamo fare una valutazione di come abbiamo saputo “investire” le Grazie del Signore in quest’anno passato: abbiamo vissuto cercando la Sua Sapienza, ci siamo preoccupati di scoprire il disegno di Dio nella nostra vita, per seguirlo nella via dell’Amore e della carità, come ci invita a fare il Vangelo di questa domenica di Cristo Re e Signore?
Approfittiamo di questo nuovo anno che inizia per chiedere al Signore che ci faccia “strumenti del Suo Amore”. Di non sprecare i giorni che ci sono concessi, ma di viverli per gustare ogni giorno la Gioia di essere un dono per gli altri.