VIVERE IL VANGELO – XXII Domenica del tempo ordinario

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Di DON ANTONIO INTERGUGLIEMI – Cappellano RAI – Direttore delle Confraternite di Roma.

“Chi vuol venire dietro a me, rinneghi sé stesso prenda la sua croce e mi segua”, la frase di Gesù del Vangelo di questa domenica sembra molto esigente.
In realtà, è una chiamata alla libertà e alla felicità.
Perché il desiderio più profondo di ognuno di noi è Amare; talvolta è ben nascosto, ma è così. Ma non possiamo farlo fino in fondo, come farà Gesù, perché sempre dobbiamo difenderci, abbiamo paura di perdere la vita, che qualcuno o qualcosa non ci permetta più di vivere…
E allora alziamo difese, ci ribelliamo, ma così sperimentiamo la più grande infelicità, che copriamo con tante soluzioni sostitutive, come far soldi, emergere nel lavoro, cercare il piacere, di cui però alla fine sperimentiamo l’insufficienza, ci lasciano profondamente soli.
Perché l’Amore, quello vero, non si può sostituire.
E anche, noi come Pietro, ci scandalizziamo quando lo troviamo: “ma come ha perdonato quell’offesa, quel tradimento? Ha accettato quell’ingiustizia senza vendicarsi?” Scambiamo questo per debolezza, e diciamo “Mai perdonerò questo…”, come Pietro che si scandalizza di fronte all’annuncio di Gesù: “mai ti accadrà questo”.
Abbiamo bisogno di questo Amore, per trovare la felicità, e solo Cristo ce lo può donare.