Lo spirito impuro che si è impossessato dell’uomo del Vangelo di Marco di questa domenica accusa Gesù: “Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci?”.
Anche noi possiamo avere questo pensiero dentro di noi, la paura che accogliere Cristo significa “rovinare” i nostri piani, i progetti di felicità che ci siamo fatti: seguire Cristo insomma è qualcosa che ci limita e ci costringe ad una vita “ridotta”.
Lo spirito impuro indica questa idea, un’idea che “inquina” e “sporca” la bellezza della creazione, questo è il concetto di impurità: ci allontana da quello che è puro, limpido, vero, bello.
Abbiamo bisogno di “smascherare” questo spirito menzognero, che vuole una cosa sola: portare la nostra vita alla rovina, alla disperazione, come mostra l’uomo del Vangelo che ne è succube. E’ menzognero perché descrive Gesù esattamente al contrario di quello che è, di come potrebbe diventare la nostra vita quando accogliamo la Parola del Signore.
Perché accogliere Gesù vuol dire trasformare una vita di egoismo e di peccato, come è quella di un uomo incapace di amare e quindi profondamente infelice, in un’esistenza nuova. Questo non dipende dalla nostra forza di volontà, ma dal desiderio che abbiamo di aprirci alla Grazia dello Spirito di Gesù.
Lui ha questo potere!
Il potere di liberarci dagli inganni, di non vivere più solo per noi stessi, ma di divenire uomini e donne in cui risplende il Suo Amore, testimoni della sua guarigione.
VIVERE IL VANGELO – IV Domenica del tempo ordinario
24.01.2018 – di Don ANTONIO INTERGUGLIELMI – Cappellano Rai – Saxa Rubra (Roma) – Direttore delle Confraternite di Roma.