VIVERE IL VANGELO – III Domenica del tempo ordinario

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18.01.2018 – di Don ANTONIO INTERGUGLIELMI – Cappellano Rai – Saxa Rubra (Roma) – Direttore delle Confraternite di Roma.

Seguire Gesù.
Non a parole, ma lasciandosi “conquistare” da Lui. Seguirlo disposti a rischiare, seguirlo facendo scelte di vita. Lui non ci salva a parole; quando leggiamo i Vangeli ci accorgiamo che nelle chiamate e nelle guarigioni Gesù fa pochi discorsi, mentre opera, interviene nella vita dell’uomo e lo guarisce, lo salva, dal un senso alla sua vita.
Convertirsi a Cristo vuol dire lasciare qualcosa per scegliere Lui, che diviene la nostra scelta fondamentale. Seguire Cristo vuol dire essere disposti anche ad abbandonare le nostre sicurezze, come fanno i discepoli: “subito lasciate le reti, lo seguirono”.

Tutti abbiamo queste reti da lasciare. Ma te, oggi, cosa dovresti lasciare?

Forse ti sta chiedendo di abbandonare il tuo progetto di vita felice e di fidarti di una via nuova che oggi Cristo ti offre, di non pretendere che sempre tutto vada secondo i tuoi progetti e che tutti siano come vuoi tu, ma di accettarli così, come occasioni di poter amare.

Sono tante le cose a cui siamo attaccati, in cui cerchiamo la vita, ma che spesso ci separano dal Signore e anche dagli altri. Sono le cose che ci impediscono di poter seguire i disegni meravigliosi che Lui ha per ciascuno di noi.

Perché se ti interessa un cristianesimo nella misura in cui serve alle tue idee, alle tue voglie, tanto in quanto ti dà sicurezza, ti fa sentire un po’ buonino, non stai seguendo Cristo.

Sarebbe una Grazia immensa se tu oggi lo riconoscessi, perché allora potresti chiedere al Signore di convertirti davvero, per ricevere questo come una Grazia… e se il Signore vedrà in te questa disponibilità non solo ti darà la forza per farlo ma ti svelerà le sue vie, ti chiamerà come i discepoli a scoprire le Sue vie d’amore nella tua vita.